Ginecologia e psicologia

Pubblicato il 29-03-2022 statuetta

Recarsi da un ginecologo – un medico che si concentra sulla “salute riproduttiva” delle donne – per una visita specialistica, significa assumersi la responsabilità del proprio corpo, o meglio, significa  prendersi cura di se stessi in modo nuovo.

Può essere molto confortante sapere che tutto sta andando bene durante la pubertà prima, l’età adulta poi, e così via.

Ma cosa intendiamo con prendersi cura del proprio corpo?
Il prendersi cura del proprio corpo comporta:

  • Capire il vostro corpo e come prendersi cura di esso;
  • Dare un senso, insieme al medico, di ciò che è normale per voi in modo da poter notare tutti i cambiamenti, il sorgere di  problemi e segnali legati ad infezioni;
  • Trovare le anormalità nella fase iniziale in modo che possano essere trattate;
  • Conoscere la differenza tra funzioni normali e non così da saperle riconoscere;
  • Imparare a proteggersi se si hanno rapporti sessuali.

Il ginecologo può rispondere a qualsiasi domanda inerente i cambiamenti che accadono al proprio corpo.

Le tematiche proprie del contesto ginecologico quali i problemi mestruali, l’uso di contraccettivi, i primi rapporti sessuali, la gravidanza, il parto, la menopausa possono rappresentare un’ occasione di promozione del proprio benessere psicofisico. I cambiamenti fisici si riflettono anche in un cambiamento del contesto di vita, lavorativo, familiare e relazionale che richiede maggior consapevolezza di sé in relazione al proprio corpo e al contesto e un incremento della propria self-efficacy ovvero la capacità di agire nel mondo in modo efficace per far fronte a nuovi contesti e traghettarci in una fase di transizione delicata.

Queste fasi di transizione nel ciclo di vita possono coincidere con momenti critici in cui possono sorgere  difficoltà, disagi, fino a veri e propri disturbi che compromettono la vita quotidiana quali ansie, depressione, ecc.

Inoltre questi momenti di passaggio molto delicati  possono essere complicati da problemi come traumi, come sterilità, la perdita di una gravidanza, la comunicazione di una diagnosi.

Momenti, questi, che necessitano di una particolare sensibilità nella cura; la collaborazione tra psicologia e ginecologia diventa quindi necessaria e indispensabile.

Lo psicologo infatti:

  • accoglie le problematiche della specifica fase di vita;
  • incrementa le risorse personali;
  • favorisce la comprensione di sé;
  • aiuta a comprendere il senso dei cambiamenti psicofisici percepiti;
  • accoglie i dubbi, le perplessità, il disagio vissuti sia a livello personale che in coppia.

Da sempre  vi è una separazione concettuale di mente e corpo  nella pratica generale della medicina così come nella pratica di ostetricia e ginecologia, un’ idea, questa, che si riflette quindi anche durante la visita. Questa opinione diffusa permane nonostante le evidenze della ricerca ed dell’ esperienza clinica che hanno mostrato l’influenza e l’interazione tra la mente e il corpo nella salute e nel benessere psicofisico.

donna su prato

La collaborazione tra due figure professionali che si occupano della salute e del benessere  mira al superamento del vecchio dualismo psiche-soma e offre la possibilità di orientarsi verso la salute globale della persona nel suo ambiente a più livelli secondo il modello biopsicosociale.

La visita ginecologica può essere dunque un’ occasione, un punto di partenza, per prendersi cura di sé, della propria salute intesa in quest’ottica come espressione della realizzazione di sé, esplorazione del nuovo, conoscenza di sé oltre che prevenzione della malattia, tenendo presente la specificità soggettiva e il contesto sociale.

Il contesto sociale, spesso sottovalutato, infatti riveste un ruolo chiave sia nel determinare le possibilità e le modalità a nostra disposizione per far fronte alla malattia, al disagio, allo stress e ai problemi quotidiani, sia nella produzione stessa di stress e come con-causa di patologia psicofisica.

L’origine di un sintomo o di un malessere in generale, come anticipato da Balint, può ritrovarsi nel sistema relazionale/sociale di appartenenza, nella scuola per un’adolescente, nell’ambito lavorativo per un adulto, oltre che nella coppia e nella famiglia.

In quest’ottica le due figure professionali, il ginecologo e lo psicologo, offrono insieme la possibilità di:

  • cogliere il senso dei sintomi presenti;
  • comprendere i nessi tra questi e la situazione relazionale e sociale;
  • cogliere i nessi con la particolare situazione di vita e il momento di passaggio.

Questo approccio alla salute e al benessere, chiamato per l’appunto biopsicosociale, offre la possibilità che una visita specialistica sia un’occasione per prendersi cura della propria persona a più livelli.

In quest’ottica la salute non è semplicemente l’assenza di malattia ad un livello biologico ma uno status di benessere globale che conta anche delle risorse e delle abilità dell’individuo nel far fronte al contesto relazionale e sociale con efficacia. Lo stress ad esempio viene percepito quando si avverte una discrepanza tra le richieste poste dalla situazione e le risorse di cui si dispone per fronteggiarla. Ad esempio durante la gravidanza le pressioni percepite sul lavoro e la mancanza di un supporto esterno per rispondere adeguatamente ad esse possono riflettersi sul benessere psicofisico della madre nonché del feto: il bambino infatti immerso nel sacco amniotico, è investito da tutto ciò che accade alla madre.

Lo psicologo è un’importante risorsa di cui poter disporre e avvalersi, un supporto che a sua volta permette di acquisire le abilità sociali necessarie per far fronte ai cambiamenti o a fasi della vita di transizione critiche. E non è poco!

BIBLIOGRAFIA

Poleshuck, E. L.,  and Woods J. “Psychologists Partnering With Obstetricians and Gynecologists: Meeting the need for patient-centered models of women’s health care delivery.”  Am Psychol. 2014 May-Jun;69(4):344-54

Solano, L. (2011). Dal sintomo alla persona: medico e psicologo insieme per l’assistenza di base. Franco Angeli: Milano.

Zani, B., Cicognani, E.(2000) Psicologia della salute. Il Mulino: Bologna.

SITOGRAFIA

Jean M. C. LCSW, BCD, Virginia A. Boyle, PhD, Hal C. Lawrence, MD. “Behavioral Health Care Integration in Obstetrics and Gynecology.”www.medscape.com