La tecnologia: agguato o alleato del nostro percorso di realizzazione?
Pubblicato il 05-01-2023
Molto spesso noto la tendenza ad attribuire la caratteristica di nocività alla tecnologia, e in alcuni casi è anche vero, ma in tante altre situazioni si compie l’errore di proiettare gli effetti del proprio utilizzo sulle caratteristiche dell’oggetto.
La tecnologia è davvero nociva?
O nocive sono le nostre intenzioni, più o meno consapevoli, che ci portano a utilizzarla in modo deleterio?
In questo breve articolo proveremo a fare qualche riflessione al fine di concepire i mezzi tecnologici da una diversa prospettiva di osservazione.
Partiamo dalla considerazione che ogni oggetto tecnologico per le sue caratteristiche favorisce alcune intenzionalità e non altre, anche perché è a partire da quell’intenzionalità che è stato concepito quel mezzo, atto a soddisfare quell’esigenza specifica.
Una ciotola favorisce il raccogliere, una bussola l’orientamento, una vela la velocità di navigazione.
Di solito è molto chiaro cosa quel mezzo stia favorendo ma a volte un mezzo concepito per uno scopo cambia la sua destinazione d’uso e le sue possibilità di utilizzo diventano molteplici.
Prendiamo l’esempio di un coltello.
Cosa favorisce? È benefico o nocivo?
In questo caso le sue caratteristiche ne permettono differenti utilizzi. Esso può essere un mezzo contundente oppure uno strumento utile in cucina.
L’oggetto in sé è abbastanza neutro, serve per tagliare, ma quando le sue caratteristiche vengono messe al servizio di una certa intenzionalità, in funzione della qualità di questa intenzionalità tenderemo a emettere un giudizio sull’oggetto. Ragionando per assurdo, se i coltelli fossero utilizzati solo da assassini tenderemmo a considerarli oggetti nocivi, confondendo le caratteristiche dell’intenzionalità con le caratteristiche dell’oggetto.
Al di là di tutto, ragionare a questo livello è più semplice, e se invece ti chiedessi: cosa facilitano i social network?
Sono nocivi o benefici?
La faccenda si complica, vero?
Prima di rispondere è importante, per comprendere meglio la relazione psichica che instauriamo con i mezzi tecnologici, sottolineare la necessità di concepire la tecnologia come un amplificatore di processo: essa, infatti, ha il potere di potenziare tutto ciò con cui si relaziona.
L’e-mail amplifica la corrispondenza.
Scrivere su un blog amplifica la possibilità di divulgazione del proprio messaggio.
Iscriversi ad un social network amplifica le proprie possibilità di connessione.
Un altro passo necessario per comprendere meglio la complessità del fenomeno tecnologia, non potendola separare dal suo utilizzo, è considerare il grado di consapevolezza di chi ne fruisce.
Provo a spiegarmi meglio con un paio di esempi:
- se a fruire della tecnologia è una persona tendenzialmente pigra, votata ai piaceri effimeri, con diversi vizi e con scarso interesse per la crescita personale il suo rapporto con essa amplificherà queste tendenze rischiando di peggiorare la sua condizione esistenziale. Successivamente, subendo gli effetti nocivi delle proprie intenzionalità deleterie, amplificate, il soggetto dell’esempio potrebbe proiettare una sua deresponsabilizzazione sul mezzo tecnologico senza accorgersi che il problema è nell’inconsapevolezza del suo agire e non nella natura del mezzo.
- altro è il comportamento di una persona virtuosa, responsabile, consapevole e dedita al suo percorso di realizzazione personale. Questa chiarezza di visione potrebbe portarlo ad usufruire dei mezzi tecnologici per nutrire la sua sete di conoscenza e di relazionarsi, la sua voglia di conoscere persone affini al suo percorso di sviluppo e la sua volontà di crescere in conoscenza e consapevolezza. In questo caso la persona beneficerebbe di un amplificatore di intenzionalità virtuose.
Stai intuendo dove voglio arrivare?
Esatto!
Dobbiamo smetterla di proiettare responsabilità e colpe su oggetti che per loro natura sono al servizio di molteplici intenzionalità.
Per stare meglio, per vivere meglio, per alzare il profilo delle nostre realizzazioni dobbiamo riappropriarci della consapevolezza che una mente centrata ha il potere di rendere il rapporto con la tecnologia, virtuoso, benefico, equilibrato.
In conclusione, per rispondere alla domanda del titolo:
“La tecnologia: agguato o alleato del nostro percorso di realizzazione?”
Coesistono entrambe le possibilità.
Su che campo si gioca la partita?
Sul grado di consapevolezza del fruitore.
Approfondiremo queste tematiche in un incontro on-line il 15 febbraio 2023 alle ore 21.00! Trovi qui tutte le informazioni al riguardo!
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